giovedì 16 gennaio 2014

Audio amplificatore 200W con finali IGBT



TARATURA
Poiché i transistor finali IGBT sono molto sensibili a variazioni anche piccole della corrente di pola-
rizzazione, per evitare di mettere fuori uso i finali e i transistor pilota abbiamo inserito nel circuito un
quadruplo dipswitch (S1/1-S1/2-S1/3-S1/4) per inserire una, due, tre o quattro resistenze (R16-R17-
R18-R19) in serie al trimmer R15. In questo modo quando ruoterete il trimmer non
correrete il rischio che giungano correnti troppo elevate che potrebbero distruggerli.
In un normale amplificatore a transistor, infatti, anche se le resistenze di polarizzazione hanno un va-
lore di qualche centinaio di ohm più del richiesto,non si osservano importanti variazioni della cor-
rente di riposo; al contrario con gli IGBT basta poco perché la corrente di riposo salga repentina-
mente da 100 - 150 mA a 2 amper e oltre, con conseguenze disastrose.
A motivo di ciò la taratura va effettuata con calma, seguendo scrupolosamente le nostre indicazioni.
Importante: A volte ponendo tutti i dipswitch in posizione OFF anziché raggiungere i 70 milliamper
a riposo si riescono a raggiungere un massimo di 40 - 50 milliamper. Questa anomalia è causata dal-
le normali tolleranze degli IGBT che, anziché portarsi in conduzione con una tensione negativa di 2
volt, necessitano di un valore leggermente superiore, cioè 2,05 - 2,10 volt. Per risolvere questo pro-
blema è sufficiente sostituire la resistenza R14 da 3.300 ohm con una da 4.700 ohm.
– Spostate tutte le levette di entrambi i dipswitch S1 in posizione ON, in modo da cortocircuitare le
resistenze R16-R17-R18-R19, poi ruotate il cursore del trimmer R15 a metà corsa.
– Togliete dalla scheda dell’alimentatore tutti i fusibili per evitare che giunga tensione agli amplificatori.
– La taratura va effettuata senza collegare in uscita nessun altoparlante, cioè l’uscita deve rima-
nere aperta, e con entrambi gli ingressi (Entrata BF) in cortocircuito.
– Collegate la spina di rete e vedrete il diodo DL1 della protezione per le casse acustiche lampeg-
giare. Dopo qualche secondo si accenderà normalmente e nello stesso istante udrete il “clic” del
relè che si è eccitato.
– Controllate con un tester che tra i terminali + e – del raddrizzatore RS1 e la massa siano presenti 55
volt positivi e 55 volt negativi. Dal momento che non è collegato nessun carico è possibile che la
tensione risulti leggermente superiore.
– Controllato il regolare funzionamento dell’alimentatore, scollegate la presa di rete e attendete
alcuni minuti affinché i grossi elettrolitici si scarichino completamente. Per accelerare la scarica
collegate per pochi secondi tra i terminali +/– del ponte raddrizzatore una resistenza a filo da 470-
1.000 ohm.
– Inserite il solo fusibile F2 (tensione negativa), poi sui due terminali del portafusibile F1 (tensione po-
sitiva) collegate un tester impostato sulla portata 200 milliamper CC fondo scala. Per evitare che i
puntali possano scollegarsi accidentalmente vi consigliamo di utilizzare due coccodrilli
– Collegate la spina di rete e controllate la corrente assorbita. Se tutto è regolare la corrente non do-
vrebbe risultare superiore a 50 mA. Non preoccupatevi se un canale dovesse assorbire 35 mA e
l’altro (che sarà tarato in seguito) solo 20 mA. Questa differenza rientra nella normalità ed è causata
dalle immancabili tolleranze dei componenti. – Se anche così la corrente non raggiungesse i 70
mA, ma arrivasse, ad esempio, a un massimo di 60 mA, ruotate in senso inverso il trimmer e quin-
di spostate anche la terza levetta verso il basso, cioè verso il numero 3, così da togliere il cortocir-
cuito sulla resistenza R18. Ruotate quindi nuovamente il cursore del trimmer fino a leggere 70 mA.
– Se la lancetta dovesse superare il fondo scala (oltre 200 mA) spegnete immediatamente l’am-
plificatore perché c’è qualche errore nel montaggio. Forse un transistor non è ben isolato dall’alet-
ta di raffreddamento, forse è stata invertita la polarità di due fili dell’alimentazione, forse sono stati
scambiati tra loro due transistor. Se tutto è a posto, la corrente assorbita risulterà
compresa tra 10 e 50 milliamper. 
– Se tutto questo non fosse ancora sufficiente per raggiungere l’assorbimento richiesto di 70 mA, spo-
state un’ultima volta il cursore del trimmer per ottenere la minima corrente, quindi aprite anche l’ul-
tima levetta del dipswitch verso il numero 4, per togliere il cortocircuito sulla resistenza R19.
A questo punto regolando il trimmer si raggiungeranno finalmente i 70 mA.
– Ruotate ora il trimmer R15 in modo da portare l’assorbimento a 70 mA. Se anche ruotando il trim-
mer fino a fondo corsa la corrente non arrivasse a 70 mA, ma raggiungesse ad esempio un massimo
di 50 mA, ruotate il cursore del trimmer in senso inverso fino a leggere la corrente minima. A que-
sto punto spostate la prima levetta del dipswitch S1 dalla parte in cui è stampato il numero 1, in mo-
do da togliere il cortocircuito sulla resistenza R16 e la corrente massima aumenterà.
Ruotate nuovamente il cursore del trimmer R15 in modo da portare la corrente a 70 milliamper.
– Ammesso che aprendo S1/1 non si riuscisse an- cora a raggiungere i 70 mA, ma soltanto - ad e-
sempio - i 55 mA, ruotate nuovamente il trimmer per il minimo assorbimento, poi spostate anche
la seconda levetta del dipswitch verso il numero 2 (posizione OFF), così da togliere il cortocircuito sul-
la resistenza R17. La corrente minima aumenterà ulteriormente, quindi ruotate di nuovo il trimmer R15 cercando di raggiungere i 70 mA.
Attenzione: se per ottenere i 70 milliamper si dovessero aprire tutti e quattro gli interruttori del dipswitch di un canale, non è detto che lo stesso avvenga per l’altro, in cui magari basta spostare solo la prima delle quattro levette. Ciò non è un difetto del circuito, ma solo una normale conseguenza del fatto che le resistenze, i transistor e anche i trimmer hanno le loro tolleranze.
– Tarato così il canale sinistro spegnete l’alimentatore e attendete che i condensatori elettrolitici si
siano scaricati. Solo allora potrete scollegare il tester e togliere il fusibile F2.
– Per tarare il canale destro inserite il fusibile F4 e collegate il tester ai terminali del portafusibile F3
come visibile in fig.15, quindi ripetete tutte le operazioni già effettuate per il canale sinistro.
– Completate così le operazioni di taratura, spegnete l’alimentatore e quando i condensatori elet-
trolitici si saranno scaricati inserite nelle loro sedi tutti i fusibili F1-F2 e F3-F4. Quindi, sempre ad ap-
parecchio spento, collegate le casse acustiche.


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